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La Cura

 Il 6 febbraio 2025, su piattaforma online, si è svolta la cerimonia di presentazione della II edizione del Premio Lucia Mastrodomenico -  Calitri. Una presentazione partecipata, alla presenza del delegato della Dirigente Deborah De Meo, delle docenti referenti Concetta Zarrilli e Lucia G. Arminio, di una delegazione di studenti, riuniti nell’aula magna dell’IIS “Maffucci”, dei rappresentanti dell’Associazione “Madrigale per Lucia”, Emanuela Di Guglielmo, Maria Luisa Ronza, Luisa Festa, Cinzia Mastrodomenico e Roberto Landolfi.
Della II edizione del Premio Lucia Mastrodomenico a Calitri, abbiamo già scritto in un precedente pezzo che annunciava la presentazione, consultabile su questo periodico, dove è possibile evidenziare, tra l’altro, il tema scelto per l’assegnazione del premio con il quale dovranno cimentarsi gli studenti del “Maffucci”. Vogliamo ricordarne le scadenze: la consegna degli elaborati dovrà avvenire entro le ore 12 del 22 marzo 2025. La premiazione avverrà alle ore 11,30 del 11 aprile p.v., presso l’aula magna dell’IIS “Maffucci”.
Riportiamo di seguito il testo dell’intervento, alla presentazione del 6 febbraio, della docente Lucia G. Arminio che coglie appieno il senso e mette in evidenza, i valori dell’iniziativa.
(RL)

La Cura
 
L’argomento del concorso “Lucia Mastrodomenico” di quest’ anno è incentrato su “la cura”.
E’ vasto e vario, comprende più campi e implica azioni diverse come ascoltare, accudire, accogliere, utilizzando due strumenti potenti insiti nell’uomo: la gentilezza e la bellezza.
La gentilezza e la bellezza sembrano concetti astratti ma si concretizzano nella realtà attraverso i gesti, le piccole o grandi azioni quotidiane che realizzano la cura, intesa come sostegno reciproco, perché con il prestare attenzione alle persone, si impara a prendersi cura anche di sestessi; in pratica attingiamo alle nostre risorse personali così da trasformare la teoria in pratica.
Una sorta di esercizio civile da mettere in pratica soprattutto con le persone ma anche con le cose, con la natura intorno a noi.
 
Esserci e assumersi le proprie responsabilità nei confronti del resto del mondo (uomo o natura)porta ad un altro concetto: la manutenzione, una sorta di messa a punto, di aggiustaggio di un pacchetto prezioso che con garbo apriamo tirando prima un lembo, poi l’altro, per scoprire ciò che custodisce, ricchezza e fragilità.
 
Perché la fragilità di chi ci sta accanto è da prendere in considerazione al pari della propria.
E’ un esercizio di manutenzione affettiva che contempla sia il fallimento che la reazione curativa; sollevare l’altro significa curare e capire se stesso (per “altro” si comprende uomo e ambiente).
E poi c’è la bellezza, che trova spazio nello stimolo e nelle emozioni, terreno fertile per creare musica, immagini, parole…le arti, insomma.
La creatività in tutti noi si situa in una zona di passaggio tra il mondo esterno e quello interno e costituisce uno strumento che interviene in questo spazio per curarlo.
La musica, la poesia, la pittura in quanto atti creativi rappresentano la metamorfosi, il cambiamento e generano, non solo bellezza, ma interazione, relazioni, sono un potente mezzo per il ben-essere (inteso come stare bene con se stessi e con gli altri).
Una bella esortazione del Presidente Sergio Mattarella ai giovani, nel suo intervento a Cagliari per l’apertura dell’anno scolastico 2024/25: "......senza dialogo, senza umanità, senza empatia, non ci sarà progresso che possa esaudire il desiderio di una vita piena, ricca di relazioni, di affetti, di emozioni e di serenità…..."
 
Lucia G. Arminio