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Manovra, la delusione del Terzo settore: «Colpiti i più deboli e chi li aiuta»

di Paolo Foschini
tratto dal Corriere della Sera

Penalizzate le donazioni, nessun aumento al tetto del 5 per mille, più vincoli per gli investimenti del Terzo settore. È grande la delusione del Terzo settore per la legge di Bilancio appena approvata. «Quasi nessuna delle nostre proposte è stata accolta - è il commento di Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale - e a pagarne le conseguenze saranno i soggetti della solidarietà e i più fragili».


«Quasi nessuna delle nostre proposte per la Legge di Bilancio è stata accolta e a pagarne le conseguenze saranno non solo i soggetti della solidarietà, penalizzati anche dalla nuova norma che impone un tetto agli investimenti sociali, ma anche i più fragili, già colpiti dalle emergenze sociali». È il commento di Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale Terzo settore, sulla Legge di Bilancio approvata negli ultimi giorni dell'anno. «In un momento così difficile e segnato dalla crescita di povertà e disuguaglianze - prosegue la portavoce - ci saremmo aspettati maggiore attenzione al welfare e vere politiche di sostegno per quelle realtà, quali sono gli Enti di terzo settore, che combattono il disagio, costruiscono coesione sociale, realizzano un'economia sana».
Invece, secondo il Forum che rappresenta cento organizzazioni con 121mila sedi territoriali, poco o niente di tutto questo è avvenuto: «Nonostante il nostro allarme sull’articolo che, nella sua versione originaria, prevedeva anche l’introduzione di rappresentanti di revisori del Mef negli organi di controllo degli enti che ricevono contributi pubblici, è rimasto un incomprensibile e inaccettabile vincolo sulle spese e sugli investimenti del Terzo settore: questo porterà a meno servizi, e di minore qualità, per le persone che ne hanno bisogno. Servizi che spesso nemmeno lo Stato è in grado di offrire. Ci auguriamo vivamente che si ponga rimedio in uno dei prossimi provvedimenti utili, dando seguito agli odg già approvati alla Camera».
E non basta. «Il Terzo settore - continua Vanessa Pallucchi - viene penalizzato anche per quanto riguarda le donazioni, che vengono incluse nella stretta sulle detrazioni fiscali. Non è stato inserito il necessario aumento del tetto al 5 per mille: in questo modo non viene rispettata la volontà dei contribuenti. Per la povertà educativa minorile, una delle grandi emergenze nazionali, non viene rifinanziato il Fondo nazionale».
Nessuna nota positiva? «Una tra le poche - riconosce la portavoce del Forum - è l’aumento dei fondi per il Servizio Civile Universale. Sono stati inoltre costituiti alcuni nuovi fondi per il sociale, come quello per la disabilità, per il contrasto al reclutamento illegale della manodopera straniera e per il sostegno alle attività educative formali e non formali. Si tratta però di iniziative frammentate che mancano di una visione e di un investimento di medio-lungo periodo sull’intero sistema di welfare. E un sospiro di sollievo - conclude - lo tiriamo sulla questione dell’Iva al Terzo settore: con la recente pubblicazione in Gazzetta del decreto Milleproroghe è ora ufficiale la tanto attesa proroga dell’attuale regime di esclusione. Confidiamo a questo punto di poter giungere a una soluzione definitiva e soddisfacente nei prossimi mesi».