Veronique
Paquereau, Douce attente
Madrigale
Padiglione
di mandorli nel biondo
colore
di febbraio è la campagna;
e
al rapido infittirsi dei germogli
che
traboccano, o in punto d’incarnarsi,
la
voluttà mi afferra senza braccia.
L’immagine
di lei si acciglia e ride
sotto
un gioco di rondini, al suo collo
mobile
di baleni accosto il labbro
e
alla sua bocca, foglia di sibilla.
ma
insiste per i campi un assiuolo
l’armonia
di velluto, e fa un profumo
dal
suo bruno languore misurato
la
viola; io ripenso le sue dita
rosse
all’estremità, petali intinti
di
porpora, tracciare sulla sabbia
dei
millenni il mio nome all’infinito.
Giovanna
Bemporad, Esercizi vecchi e nuovi, Luca Sossella Editore, 2011
(segnalato da
Virginia Varriale)