di Mimmo
Muolo
tratto da Avvenire del 21 ottobre 2024
tratto da Avvenire del 21 ottobre 2024
È in
arrivo una nuova enciclica del Papa. Si intitolerà Dilexit nos (Ci
ha amati) e sarà pubblicata giovedì 24 ottobre. Si tratta della quarta
enciclica di Francesco, questa volta dedicata al Sacro Cuore e diretta a «un
mondo che sembra aver perso il cuore». Al centro dell'attenzione sarà l'amore
in un contesto drammatico in cui sembrano avere la meglio i conflitti, le
disuguaglianze, le ferite alla dignità dell'uomo e alla terra. Il tutto arriva
mentre è quasi alla fine il Sinodo e ci si prepara al Giubileo.
Dilexit nos giunge dopo Lumen Fidei (2013), Laudato si’ (2015) e Fratelli Tutti (2020). Ad annunciare il testo sul Sacro Cuore era stato lo stesso Bergoglio nell’udienza generale del 5 giugno di quest’anno: «Stiamo percorrendo questo mese – aveva detto riferendosi appunto al mese di giugno – dedicato al Sacro Cuore. Il 27 dicembre dello scorso anno ricorreva il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque. In quell'occasione si è aperto un periodo di celebrazioni che si concluderà il 27 giugno del prossimo anno. Per questo sono lieto di preparare il documento che raccolga le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa, questo culto carico di bellezza spirituale. Credo che ci farà molto bene meditare su vari aspetti dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore», sottolineava in quella occasione il Pontefice.
La devozione al Sacro Cuore nasce nel 1673 quando suor Margherita Maria Alacoque, inizia a ricevere le visite di Gesù che le chiede di avere particolare devozione al Suo Sacro Cuore. Gesù appare alla suora visitandina per 17 anni e le promette che chi avesse ricevuto la comunione per nove mesi consecutivi il primo venerdì del mese, sarebbe stato fatto dono di morire ricevendo i sacramenti e in assenza di peccato.