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Tutto sale!

 

Tutto sale!
Il Debito pubblico sale e sale anche la ricchezza finanziaria degli italiani.
 
In che paese folle viviamo! La bell’Italia si conferma il paese dei paradossi.
Il debito pubblico italiano ha toccato, secondo i dati della Banca d’Italia, ad agosto 2024,  2949 miliardi di euro, con un aumento di 30 miliardi solo nell’ultimo mese. Il Direttore della Banca d’Italia ha ricordato che, ogni anno, l’Italia paga interessi sul debito pari al finanziamento della scuola. È come se una famiglia avesse una quantità tale di debiti da non avere la possibilità di mandare i figli a scuola. Questo il debito pubblico.
E il privato? Le aziende, ma anche le famiglie, in Italia hanno una ricchezza finanziaria pari a 6.200 miliardi come ci ricorda Luca Mazza, sul pezzo pubblicato da “Avvenire”, che segue.
Un’Italia a due velocità: lo Stato italiano pieno di debiti ed i privati che detengono una consistente  ricchezza finanziaria.  Vorrà pure dir qualcosa ?!? 
(RL)
 
 
"La ricchezza finanziaria degli italiani sale a 6.200 miliardi (+4,4%)"
 
di Luca Mazza 
tratto da “Avvenire” del 3 settembre 2024
 
L'aumento emerge dallo studio di Bcg. Patrimonio superiore al milione per 475mila cittadini, mentre in 2.300 superano i 100 milioni di dollari. La crescita è dovuta all'andamento positivo dei mercati.


È cresciuta e continuerà a crescere la ricchezza finanziaria degli italiani. Al 2023 il patrimonio degli italiani vale l’11,4% del totale dell’Europa occidentale, registrando un’impennata del 4,4% annuo dal 2008 all’anno scorso, per un totale di 6.200 miliardi di dollari. Numeri e stime sono contenuti nel ventiquattresimo Global Wealth Report di Bcg (Boston Consulting Group). Secondo lo studio, il trend proseguirà nel prossimo futuro, con la ricchezza finanziaria in Italia che è destinata ad aumentare ancora del 3,8% annuo, arrivando a 7.400 miliardi di dollari entro il 2028.

Entrando nel dettaglio della ricerca, si vede come gli asset reali in Italia siano cresciuti dell’1% annuo dal 2018 al 2023, raggiungendo quota 7.700 miliardi di dollari, e si prevede che cresceranno dello 0,9% annuo fino a raggiungere gli 8.000 miliardi di dollari entro il 2028. Le passività in Italia sono salite dell’1,8% annuo dal 2018 al 2023, attestandosi a 900 miliardi di dollari, con una crescita prevista dell’1,5% annuo fino al 2028, mantenendo lo stesso valore. Nell’ultimo anno il nostro Paese ha raccolto l’11,6% degli asset reali e il 6,3% delle passività dell’Europa Occidentale.

Gli investimenti in azioni e fondi d’investimento rappresentano la classe di attività più grande, costituendo il 41% della ricchezza personale totale nel 2023, e si prevede che cresceranno al tasso più rapido del 5,4% annuo.

Ma in quante mani è concentrata gran parte della ricchezza degli italiani? L’analisi di Boston Consulting Group stima 457 mila italiani milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, meno dell’1% della popolazione. Se si guarda poi al segmento degli Ultra-High Net Worth, gli individui che detengono un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari di ricchezza finanziaria, in Italia se ne contano 2.300. Stando ai dati, ben il 47% del patrimonio finanziario nel 2023 è detenuto dai milionari, ma una larga parte della ricchezza (53%) appartiene ai cosiddetti clienti affluent e mass, gli individui con una ricchezza che arriva al milione. Nei prossimi 5 anni i vari segmenti seguiranno trend diversi: rimarrà stabile il numero dei milionari con patrimoni dall’1 ai 100 milioni di dollari USA (Lower- e Upper-High Net-Worth) e degli affluent, mentre crescerà dell’1% il numero di individui con patrimoni maggiori di 100 milioni (Ultra-High Net Worth) e diminuiranno del 3% i clienti mass. Insomma, la quota di ricchissimi resterà tale e quella dei ricchi medi sembra destinata a diventare più numerosa.

La situazione nazionale si inserisce in un contesto generale che ha visto la ricchezza finanziaria incrementarsi a livello mondiale. Dopo la discesa del 2022, la ricchezza netta globale ha visto una significativa ripresa del 4,3% nel 2023, raggiungendo i 477 miliardi di dollari. Gran parte della crescita è dovuta al rimbalzo del mercato finanziario, poiché la ricchezza finanziaria, un sottoinsieme della ricchezza netta globale, è aumentata di quasi il 7% (dopo un calo del 4% lo scorso anno) grazie al buon andamento del mercato azionario e obbligazionario. Stando allo studio di Bcg “Global Wealth 2024: The GenAI Era Unfolds”, nei prossimi cinque anni verranno creati 92.000 miliardi di dollari di ricchezza finanziaria. «Nonostante nel 2023 la ricchezza finanziaria sia tornata a crescere, non si alleviano le pressioni per gli operatori del risparmio, che hanno visto i loro margini diminuire più del 40% dal 2007 ad oggi a livello globale», ha dichiarato Graziano Pace, Principal di BCG. «Oggi, gli operatori del settore non possono più affidarsi esclusivamente alle performance dei mercati per essere sostenibili dal punto di vista economico-finanziario, ma devono evolvere il proprio modello di business per affrontare costi crescenti a causa dell’inflazione, inefficienze operative e requisiti normativi più stringenti».

Guardando la geografia mondiale della ricchezza finanziaria, il Nord America è tra le regioni a crescita più rapida, rappresentando oltre il 50% di tutta la nuova ricchezza finanziaria nel 2023. Anche l’Europa occidentale torna ad aumentare, seppur non in maniera altrettanto accentuata, con una ricchezza finanziaria in aumento del 4,4%. Nella regione Asia-Pacifico si osserva una crescita modesta della ricchezza finanziaria, prevalentemente a causa di un rallentamento nella creazione di ricchezza in Cina.