La prima edizione del Premio per le
scuole, ad aprile di quest’anno, nella splendida cornice dell’aula magna del
Liceo Maffucci; la mostra dedicata a Lucia, in questi caldi giorni d’agosto,
presso la chiesa dell’Annunziata, a Calitri, sono solo alcune delle
testimonianze dell’impegno che vogliamo profondere per far conoscere di più e
meglio Lucia Mastrodomenico in Irpinia,
Lucia era nata a Calitri ed a Calitri
riposa, nella cappella di famiglia. Un legame inscindibile.
L’associazione “Madrigale per Lucia” ha
svolto, dal 2007, a Napoli e altrove, innumerevoli manifestazioni, incontri,
eventi musicali, iniziative formative in collaborazione con l’Università
Federico II, pubblicazioni. Per ricordare di Lucia, il suo impegno di vita, le
donne, i bambini, i migranti, sempre dalla parte dei più poveri, senza mai rinunciare
all’eleganza, alla bellezza. Un connubio solo apparentemente contradditorio.
Quando litigavo con lei (e capitava spesso) le dicevo che non poteva continuare così come faceva, che doveva smetterla di credere che “etica ed estetica” potessero viaggiare sempre insieme. Che doveva lasciarsi andare e non dipendevano da lei i destini del mondo.
Quanto ho imparato da Lucia!! Tanto, davvero tanto, e glielo riconoscevo apertamente, sempre, quando era in vita e non solo adesso. Quando poi “facevamo pace”, sempre, la spronavo ad andare avanti per sé stessa, per le donne e i bambini che amava tanto.
Era vero allora ed è vero ora! Tant’è che sono qui a scriverne, a continuare, caparbiamente, a parlare di lei e volere che la sua memoria, almeno la sua memoria, rimanga tra noi.
Quindi, dopo tante iniziative
napoletane, siamo intenzionati a lavorare per Lucia, anche a Calitri, in
Irpinia. Bene dice, Emanuela Di Guglielmo, quando scrive, nella locandina della
Mostra: “Dalle radici Irpine alla passione per la politica delle donne”.
Alle radici Irpine vogliamo tornare per mettere in risalto gli aspetti meno conosciuti della personalità di Lucia: il suo rapporto con l’amatissima madre Carmela Nicolosi, la sua infanzia, il suo rapporto con i vecchi produttori di manufatti in ceramica “i cocci”, il pensiero profondo che si sviluppa nelle zone interne, l’intenso intreccio della relazione tra donne, la terra e le produzioni locali.
Tutte storie che, da personali, Lucia faceva divenire politiche. Con l’intenzione e il senso che lei dava al termine “politico”. Del resto il tratto politico è caratterizzante i territori dell’Irpinia, terra di grande rigore morale, di grande produttività, esportatrice di bellezza ed esempio di funzionalità.
Quando litigavo con lei (e capitava spesso) le dicevo che non poteva continuare così come faceva, che doveva smetterla di credere che “etica ed estetica” potessero viaggiare sempre insieme. Che doveva lasciarsi andare e non dipendevano da lei i destini del mondo.
Quanto ho imparato da Lucia!! Tanto, davvero tanto, e glielo riconoscevo apertamente, sempre, quando era in vita e non solo adesso. Quando poi “facevamo pace”, sempre, la spronavo ad andare avanti per sé stessa, per le donne e i bambini che amava tanto.
Era vero allora ed è vero ora! Tant’è che sono qui a scriverne, a continuare, caparbiamente, a parlare di lei e volere che la sua memoria, almeno la sua memoria, rimanga tra noi.
Alle radici Irpine vogliamo tornare per mettere in risalto gli aspetti meno conosciuti della personalità di Lucia: il suo rapporto con l’amatissima madre Carmela Nicolosi, la sua infanzia, il suo rapporto con i vecchi produttori di manufatti in ceramica “i cocci”, il pensiero profondo che si sviluppa nelle zone interne, l’intenso intreccio della relazione tra donne, la terra e le produzioni locali.
Tutte storie che, da personali, Lucia faceva divenire politiche. Con l’intenzione e il senso che lei dava al termine “politico”. Del resto il tratto politico è caratterizzante i territori dell’Irpinia, terra di grande rigore morale, di grande produttività, esportatrice di bellezza ed esempio di funzionalità.
Continuare a Calitri è divenuto quindi un impegno della nostra associazione. Affiancare alle iniziative napoletane, quelle Irpine. Far divenire Calitri una sede operativa delle nostre attività
Roberto
Landolfi