testata registrata presso Tribunale di Napoli n.70 del 05-11-2013 /
direttore resp. Pietro Rinaldi /
direttore edit. Roberto Landolfi

Nico Williams, chi è il giocatore della Spagna che ha demolito l'Italia: il fratello Inaki, a piedi nel Sahara

di Paolo Tomaselli,
tratto da "Il Corriere della Sera".
 
Nico Williams stella del Bilbao compirà 22 anni il 12 luglio. Ora mezza Europa ha messo gli occhi su di lui.


Tutti aspettavano Lamine Yamal, il baby fenomeno spagnolo che compie 17 anni il giorno prima della finale dell’Europeo. E invece è stato Nico Williams a fare andare subito fuori giri l’Italia sulla fascia destra, quella di Di Lorenzo: la stella dell’Athletic Bilbao gli anni li compirà l’antivigilia della finale, il 12 luglio e saranno 22. L’età giusta per spiccare il volo, forse anche lontano dai Paesi Baschi, perché mezza Europa vuole il più giovane dei fratelli Williams. Quando di anni ne aveva 19 e già era stabilmente in prima squadra, Nico ha chiesto il permesso alla madre Maria di comprarsi un’auto di lusso.

A piedi nel deserto del Sahara
Permesso negato e piedi per terra, la regola numero della famiglia Williams. Del resto Felix e Maria sono arrivati dal Ghana attraversando il deserto del Sahara in cammino verso una vita migliore. Lei era incinta di Inaki. «In una vacanza a Dubai con tutta la famiglia abbiamo fatto una gita nel deserto. Quando siamo arrivati lì mia madre è scoppiata a piangere —ha detto Iñaki in un’intervista al Pais del 2019 —, perché diceva che le ricordava tutto ciò che ha sofferto quando era giovane, quando ha attraversato il Sahara. Si ricordava dei piedi scottati dalla sabbia bollente». In Marocco i genitori vennero fermati. Così, per assicurare un futuro migliore al figlio che Maria già portava in grembo mentono raccontarono alla polizia di essere richiedenti asilo in fuga dalla Liberia in guerra.

Il legame col fratello Inaki
Riescono a passare, poi grazie a un avvocato e alla Caritas arrivarono a Bilbao. Dove Inaki è nato nel 1994. E per questo a tutti gli effetti era arruolabile nel sistema chiuso della squadra basca che accoglie solo giocatori nati nella regione o originari della terra basca.
Per Nico, Inaki è tutto: ne ha seguito passo dopo passo nelle giovanili e in prima squadra. Inaki, pur essendo ormai una leggenda dell’Athletic, con la Spagna era chiuso e ha scelto il Ghana, la Nazionale dei genitori. Tra i due l’intesa è tanta, anche in campo. Ma non mancano i litigi tipici dei fratelli, anche davanti alle telecamere. Grazie a Nico, eletto uomo del match, in finale di Copa del Rey, l’Athletic è tornato a vincere un trofeo dopo quarant’anni. E adesso tocca alla Spagna, che con le frecce Yamal e Williams ha dato più efficacia al suo possesso palla, come ha sperimentato sulla propria pelle anche l’Italia di Spalletti.

La vittoria con l'Italia
«Abbiamo dominato su tutta la linea – ha detto Nico al termine della sfida di Gelsenkirchen vinta grazie a un autogol di Calafiori su suo cross - l'Italia è un'ottima squadra ma abbiamo giocato molto bene e meritavamo di vincere. Personalmente ho sempre sognato di essere coinvolto a un livello come questo, penso che sia stata la mia prestazione più completa con la Spagna e mi auguro di poter aiutare la squadra il più possibile».