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Ischia, una svolta per lo sviluppo

Oggi parliamo di isole. Tra poco l’estate porterà molte persone ad andare nelle isole. Isole tutte meravigliose, tutte caratterizzate dalla “schizofrenia” stagionale, inverno – estate.
Non per parlare di turismo, ma per segnalare questioni importanti per due grandi isole.
 La campana Ischia (con un pezzo tratto dal periodico, nostro amico, “Ponza Racconta”) che, da anni, si dibatte sul dilemma: “l’isola è una ma i comuni sono sei”
La siciliana Stromboli, dove a fine giugno, si terrà la decima edizione della” Festa di Teatro Eco Logico” che verterà sulla figura centrale di Danilo Dolci, di cui ricorreranno a giorni i cento anni dalla nascita. (Ndr)


"Ischia, una svolta per lo sviluppo"
 
di  Enzo Di Fazio
pubblicato il 12 Giugno 2024,
di Nicola Lamonica su segnalazione di Giuseppe Mazzella di Rurillo.


La mancanza di una visione politica unitaria dell’isola (se non Comune Unico, che si auspica!) dagli anni Ottanta ad oggi ha determinato uno sviluppo senza progresso con due fratture: quella disgregazione sociale che ripiega sull’egoismo ed individualismo e quella tra l’uomo e l’ambiente piegato ed utilizzato a fini meramente speculativi.

Occorre superare le competenze spacchettate tra varie istituzioni e la confusione di ruoli; occorre che gli organi politici e amministrativi assumano iniziative atte a superare l’emergenza. Occorre una legge speciale per Ischia con lo stop al consumo di suolo; è indispensabile pensare ad una rigenerazione urbana di tutta l’isola perché “Casamicciola è Ischia” e tutti e sei Comuni siano interconnessi in un unicum comune Piano di Assetto ad hoc; occorre chiedere alla Regione Campania l’istituzione del Parco Regionale del Monte Epomeo con annesso Parco Scientifico Internazionale per il costante studio del territorio come da tempo richiesto dal vulcanologo Giuseppe Luongo; occorre una salvaguardia preventiva del territorio con i terrazzamenti per rilanciare l’agricoltura.

Si propone – come fu l’EVI – l’ente ERI, Ente pubblico per la gestione della Ricostruzione dal terremoto e dalle alluvioni, per garantire l’azione preventiva; il recupero dell’Osservatorio Geofisico anche come Centro di idro-climatologia e vulcanologia; l’acquisto del palazzo del Monte della Misericordia, … e poi, in aggiunta, i tre punti della recente proposta popolare del gennaio 2024 per il recupero socio-culturale del Capricho de Calise,; in più, il recupero ed il potenziamento delle parracine o muri a secco, la valorizzazione ed apertura al pubblico della “casa della cultura” del bibliografo dott. Giuseppe Mennella ex-Centro per l’ Impiego in Casamicciola, patrimonio della regione Campania ed oggi abbandonata.

E’ uno stralcio di un più ampio documento proposto all’isola da Gino Barbieri, da Giuseppe Mazzella, da Gianni Vuoso e dallo scrivente Nicola Lamonica – nell’incontro antifascista a Casamicciola nell’anniversario dell’efferato delitto di Giacomo Matteotti (10 Giugno 1924) – teso a dar vita ad un movimento politico plurale capace d’incidere sulle istituzioni per ridare nuova luce all’isola dal significativo titolo “Il 25 Aprile rigenerativo dell’isola d’Ischia“.

I proponenti aprono, pertanto, un confronto democratico a tutto campo e su tutte le tematiche del momento per raccogliere consensi ed adesioni, per affermare valori e dare forza alla strategia più opportuna onde tutelare diritti costituzionali, per garantire quella svolta necessaria per la rigenerazione dell’isola d’Ischia e della sua politica, non trascurando riflessioni critiche attinenti al più ampio contesto nazionale (sull’ autonomia differenziata e sul premierato) ed europeo.
Si assumono un solenne impegno, quello di dar vita ad un’assemblea isolana per consolidare il “movimento per la svolta” nell’adeguamento delle proposte e nel vigile consenso popolare; per dare rappresentanza e voce e speranze soprattutto alle nuove leve, ai giovanissimi della politica.

Nicola Lamonica