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Sguardi di Donne

COMUNICATO   STAMPA

“Sguardi di Donne a 30 anni dalla Conferenza Mondiale delle Donne di Pechino 4-15 settembre 1995” Reportage Fotografico di  Luisa Festa
 
Nell’ambito delle manifestazioni del Marzo donna 2024 del Comune di Napoli, il  giorno 11 marzo 2024 alle ore 16,30 si terrà presso la sala Rari  della Biblioteca Nazionale la presentazione del libro ” Sguardi di donne  a 30 anni dalla Conferenza Mondiale delle donne -Pechino 1995”  Reportage Fotografico di Luisa Festa, a cura di Michele Miscia,  edito da Delta 3.
Il libro gode del patrocinio della Fondazione Nilde Iotti, del Comune di Napoli, della Consulta Femminile della Regione Campania, di Noi Rete Donne, dell’ETS Madrigale per Lucia e della Biblioteca Autori Irpini.
 
Apriranno i lavori i saluti di Lucia Marinelli Direttrice Delegata Biblioteca Nazionale di Napoli, della Sen. Valeria Valente e dell’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli.
Seguiranno gli interventi di Esther Basile, Daniela Carlà, Anna Maria Carloni, Maria Iannotti, Michele Miscia, Liviana Zagagnoni; riprese di Maria Rosaria Rubulotta; modera Carmela Maietta.
 
Il reportage Fotografico di Luisa Festa consta di 100 fotografie a colori realizzato in occasione della IV Conferenza Mondiale delle Donne di Pechino del 1995” dal titolo “Uguaglianza, Sviluppo e Pace”.
Il reportage fotografico riprende un breve diario di viaggio, dei momenti più salienti della Conferenza ad Huairou  ( 30 agosto-8 settembre) e di Pechino ( dal 4 al 15 settembre)  . Molte foto di momenti significativi sono rimaste fuori dalle pubblicazioni e dalle esposizioni e quindi immagini inedite.
 
Ho partecipato al Forum di Huairou nel 1995, afferma Luisa Festa, in rappresentanza di alcune associazione di donne, ed ero spinta dal desiderio di costruire reti, comunicare e capire come le altre donne del mondo affrontassero i diritti delle donne per un vero cambiamento del mondo; “Guardare il mondo con gli occhi di donna” era lo slogan, ed io che ho sempre accompagnato la mia passione politica con la passione della fotografia , desideravo  porgere il mio sguardo di donna attraverso l’obiettivo per riportarlo alle altre donne cercando di restituire a chi non c’ era quella precisa atmosfera.

I miei scatti avevano la pretesa di fermare ogni avvenimento, i sorrisi tra le donne, le manifestazioni giornaliere, gli sguardi pieni di speranza. Volevo fermare i pensieri e le parole che le donne si sono scambiati nei 500 incontri giornalieri: sulla pace, sulle discriminazioni e per un economia più giusta e solidale, per la lotta contro la povertà e le guerre. Mi colpi la proposta di una biblioteca del Sud nei paesi del mediterraneo per diffondere gli studi delle donne. Le donne africane e le asiatiche avevano capito l’importanza della cultura per emergere e difendere così i propri dritti.   Mi hanno colpito le bambine cinesi e le giovani danzatrici che ci hanno salutato con uno spettacolo augurale il primo giorno   allo stadio di Pechino e ci hanno regalato uno spettacolo emozionante, e la folla variopinta delle donne giunte in rappresentanza di almeno 7.000 ONG di tutto il mondo, ma soprattutto la presenza del femminismo italiano per la prima vota nella storia delle conferenze mondiali.”

Fotografie che testimoniano e documentano la partecipazione di 35 mila donne provenienti da 186 paesi del mondo che attraverso cinquemila workshop hanno dato via ai temi della Piattaforma e la Dichiarazione di Pechino.
 
Nel Reportage sono presenti, oltre le donne dei vari paesi del mondo, “le europee gruppi di maghrebine, di pakistane, di guatemalteche, di nepalesi, iraniane, africane, cinesi, giapponesi, donne indigene .tibetane …tutte insieme per rivendicare i diritti delle donne, anche tra le 150 donne della delegazione italiana del governo ( come Susanna Agnelli, Tina Anselmi, Tina Lagostena Bassi, Silvia Costa, Daniela Carlà)  e delle Ong italiane (Lidia Menapace, Bianca Pomeranzi, Marisa Rodano, Maria Rosa Cutrufelli, Adriana Buffardi, Luisa Gnecchi, Daniela Colombo, Irene Giacobbe, Alessandra Mecozzi).
 
Tutte le partecipanti vissero una straordinaria esperienza, con la consapevolezza di essere parte di un evento che avrebbe indirizzato il percorso femminile in direzione dei diritti fondamentali e della  parità di genere.
Il Libro è dedicato a Marisa Rodano e a Bianca Pomeranzi, protagoniste della Conferenza, che sono scomparse recentemente. La Prefazione del libro è di Livia Turco, la presentazione è a cura della Senatrice Valeria Valente ed arricchito dalle testimonianze di alcune donne che hanno partecipato alla Conferenza.
 
La Conferenza di Pechino del ‘95 (ultima Conferenza Mondiale) fu un importantissimo evento che ha segnato un momento essenziale per la conquista dei diritti delle donne. E’ quindi il risultato di due decenni di azioni e strategie poste in essere dall’ONU per la condizione della donna a livello globale.
 
Per la prima volta a Pechino i diritti delle donne sono stati riconosciuti diritti umani e inalienabili, così come sono state affermati i principi di empowerment e mainstreaming.

“La Conferenza Mondiale dell’ONU raccoglie infatti le novità più significative dei movimenti delle donne, soprattutto del femminismo del Sud del mondo, incentrate sulla valorizzazione della differenza di genere come leva per una critica delle forme attuali di sviluppo e della convivenza sociale ”. 
(Livia Turco)

“La Dichiarazione e la Piattaforma d’azione di Pechino adottate alla Conferenza dell’ONU  sono nei fatti -  La Carta Internazionale dei diritti - delle donne : finalmente riconosciuti i diritti delle donne come diritti umani e fissati obiettivi in ogni campo secondo le parole chiave, come empmpawerment,owerment,networking,mainstraming,equality,equity,gender,accountability”. 
(Valeria Valente).

Luisa Festa con questo catalogo ha voluto ricordare questo evento straordinario a livello globale ricco di passione sul piano umano e politico. Dare visibilità e valore alla delegazione italiana che nel 1995 ha dato un contributo importante alla Piattaforma e Dichiarazione di Pechino, ancora molto attuale.
 
“Ritengo che è importante conservare dall’oblio ognuno delle tappe della evoluzione femminile perché in questo modo si riafferma l’importanza dei diritti conquistati e se ne promuove la reale applicazione, oggi purtroppo violati da alcuni paesi, e vuole essere un contributo per raccontare alle nuove generazioni le conquiste ottenute e passare il testimone per una società più equa e attenta ai diritti delle donne. Ho voluto realizzare questo progetto con uno sguardo verso l’oggi a quasi 30 anni da quella esperienza insieme con le autrici del libro che ringrazio, per dare forza alla coralità degli interventi, afferma ancora Luisa.
 
Oggi, a 30 anni dalla Conferenza, in Italia purtroppo dobbiamo riflettere sugli ostacoli e le barriere culturali che impediscono la parità di genere, secondo gli ultimi dati statistici ci vorranno ancora 131 anni per raggiungerla.  In Italia l’occupazione femminile è trai le più basse d’Europa e persiste un divario salariale tra donne e uomini soprattutto nel privato; va segnalato il fenomeno delle dimissioni delle lavoratrici madri (40mila e più) per mancanza di servizi per l’infanzia e scarsa attuazione dei congedi parentali.