Ogni
volta che percorro un marciapiede un po’più ampio o attraverso una piccola
piazza, mi imbatto in gruppetti di ragazzini che fanno una partitella a pallone
con pali della porta improvvisati (libri, zainetti a volte anche sacchetti
spazzatura). È irresistibile, non c’è smartphone che tenga, non c’è classe
sociale d’impaccio. Intorno a quella palla c’è l’espressione del loro bisogno
di socialità vera fatta di corpi e sudore, di urla scomposte e guizzo di
muscoli: sono maschi. La loro relazione per esistere ha bisogno dell’oggetto,
la palla appunto. La relazione tra loro è fatta di molteplicità, non sono mai
due ma sempre un gruppetto di simili. Diversamente le ragazzine spesso le vedo,
magari come spettatrici della partitella dei compagni, sempre a parlottare tra
loro, non hanno bisogno della mediazione di un oggetto perché la loro relazione
è im-mediata, anche con il compagno, loro sono sempre in due, sempre con
l’altro/a. È questo il contenuto del pensiero della differenza sessuale della
filosofa, femminista e scrittrice contemporanea Luce Irigaray.
In
particolare la mia riflessione prende spunto dal lavoro che la Irigaray ha
svolto in Emilia Romagna con gruppi di alunni di ogni ciclo scolastico, dalla
materna all’università, composti da metà uomini e metà donne. Irigaray
evidenzia a partire da questa ricerca, l’importanza della educazione nel
rispetto della differenza di genere, sottolineando come il lavoro pedagogico
della differenza sessuale sia alla base della relazione tra uomini e donne, ed
in maniera più ampia alla base del rispetto di tutte le altre differenze quali quelle
di religione, cultura e colore della pelle. La mediazione del linguaggio
diviene fondamentale per spiegare l’identità sessuale, la differenza di genere.
Solo in questo modo si possono avere relazioni tra differenti individui senza assoggettamenti
e prevaricazioni, e nel rispetto della irriducibilità di ogni soggetto
all’altro/a.
Lucia Mastrodomenico ha avuto una importante relazione con Luce Irigaray. Ha contribuito fortemente alla diffusione del suo pensiero promuovendo incontri e confronti con la prestigiosa filosofa. Ed è a Lucia Mastrodomenico che Luce Irigaray ha dedicato il suo ultimo seminario a Napoli tenutosi presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, presentando il testo "La condivisione dell'amore", post-fazione all’ultimo libro postumo di Lucia “Solo l’amore salva”.
Maria Vittoria Montemurro
Di seguito il link dell'intervista a Luce Irigaray a cura di Rai Scuola: