Una mosca caduta in una pentola di carne, mentre stava per affogare nel brodo, diceva tra sé;”Ebbene io ho mangiato, ho bevuto, ho fatto il bagno; e se muoio pazienza”
La favola mostra che gli uomini si rassegnano facilmente alla morte quando essa giunge senza sofferenze
Le mosche
In una dispensa s’era versato del miele. Le mosche, accorse, se lo succhiavano e la dolcezza era tale che non sapevano staccarsene. Quando però le loro zampe vi rimasero impigliate e, incapaci di levarsi in volo, esse si sentirono affogare, esclamarono:”poverette noi! Per un attimo di dolcezza ci rimettiamo la vita”
Così la ghiottoneria è causa di guai per molte persone.
La formica
Un tempo, quella che oggi è la formica era un uomo che attendeva all’agricoltura e, non contento del frutto del proprio lavoro, guardava con invidia quello degli altri e continuava a rubare il raccolto dei vicini. Sdegnato della sua avidità, Zeus lo trasformò in quell’insetto che chiamiamo formica; ma essa, mutata natura, non mutò costumi, perché oggi gira per i campi, raccoglie il grano e l’orzo altrui e li mette in serbo per sé
La favola mostra che chi è cattivo di natura, anche se è gravemente punito, non muta costumi.
Tratto da Esopo “Favole” BUR 1980