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La mancanza è la realtà umana

La mancanza non appartiene all’in-sé, che è pura positività, 

ma appare nel mondo col sorgere della realtà umana. 

Essa presuppone che esista un mancante, un esistente a cui manca il mancante 

ed una totalità disgregata dalla mancanza, 

la quale sarebbe ristabilita dalla sintesi del mancante e dell’esistente, 

che chiameremo il mancato.

 Sartre giunge pertanto alla conclusione che la realtà umana 

sorge come presenza a sé e al mondo percependosi come propria mancanza, 

vale a dire come essere incompleto: 

essa si coglie come la totalità singolare di cui manca 

e di cui essa è al modo di non esserla.

Le analisi ontologiche condotte da Sartre pervengono ad un punto cruciale: 

la realtà umana è mancanza, 

in quanto si costituisce originariamente come la caduta dell’in sé 

– ovvero la pienezza dell’essere a sé, 

che non ha bisogno di nulla – nel per sé – l’essere 

che si da soltanto nella forma della coscienza sempre scissa 

e contingente nella sua radicale infondatezza.

 

Tratto dalla Prospettiva Esistenzialista di J.P. Sartre, la “mancanza” è la realtà umana

 

Segnalato da Virginia Varriale