Alcuni esempi è un tentativo di legare il periodico che state leggendo a temi di attualità. Quando è nata madrigaleperlucia.org, nel 2013, non avevamo alcuna intenzione di commentare i fatti dell’attualità. Intendevamo, e intendiamo, pubblicare scritti su temi cari a Lucia, volevamo e vogliamo (testimonianza ne è il premio per le scuole) che il pensiero, le parole, i sentimenti di Lucia rimanessero in attività. Lucia era un’anticipatrice, una persona scomoda. Troppo onesta e dai saldi principi morali per avere notorietà politica; troppo coerente ed insubordinata per essere gradita alle stesse sue amiche femministe. Il suo tentativo di riflessione teorica, insieme ad Angela Putino, iniziato nel 2005, è stato interrotto bruscamente dalla sua morte e da quella di Angela, nel gennaio del 2007. Ha vinto una crudele biologia o, per chi non ci crede, un destino crudele. Siamo convinti che, se Lucia ed Angela avessero avuto più tempo per portare avanti il loro “lavoro teorico”, avrebbero dato notevole contributo al pensiero delle donne ed allo sviluppo umano. Ma tant’è. In 19 giorni una cruda realtà le ha portate via.
Dunque decidemmo, all’epoca, di circoscrivere il campo d’azione, di madrigale per Lucia, nell’ambito degli approfondimenti. Dal 2013 ad oggi tanti sono stati i cambiamenti e pensiamo che sia venuto il momento di commentare anche alcuni fatti di attualità, provando ad immaginare che posizione avrebbe preso Lucia (Lucia era molto interessata, appassionata dai fatti di cronaca) sulle questioni d’attualità dei giorni nostri. Da qui nasce “Alcuni Esempi”. Ecco i primi due:
Abbiamo appreso da qualche giorno che i verbali delle riunioni effettuate dai tecnici, incaricati dal governo, nel marzo di quest’anno, di individuare le soluzioni più idonee per contrastare l’epidemia da Covid 19, erano stati secretati. Quando sono stati resi pubblici abbiamo appreso che i tecnici incaricati avevano chiesto di chiudere solo il nord. Quindi da Roma in giù il lockdown (o confinamento come preferiamo chiamarlo) ce lo siamo beccati per una scelta politica e non tecnica. Cavolo!! Il presidente del Consiglio si è subito precipitato a dire che in questa maniera sono state salvate migliaia di vite al sud. Sarà vero? Non lo sapremo mai. Ma, se fosse successo il contrario, cioè a dire migliaia di morti al sud e nord quasi immune dalla pandemia, che avrebbe fatto il governo? Con tutta probabilità avrebbe chiuso solo il sud. Confinati i meridionali sull’altare di un nord, Lombardia in primis, locomotiva d’Italia che non si può fermare. Auguriamoci che in autunno non dovremo sperimentare quest’ultima evenienza, come prevedono malauguratamente alcuni improvvidi esperti, per carità, anche loro operanti in regioni del nord.
Vale più la trasparenza o la tutela della privacy? 5 deputati, tre della Lega, uno dei 5 stelle ed uno di Italia Viva, a quanto è dato sapere, hanno intascato i 600 euro del bonus che il governo ha devoluto ai possessori di partita IVA, con il decreto legge “Cura Italia”. La notizia campeggia le prime pagine dei giornali, in questi giorni. Appare chiaramente a tutti vergognoso che 5 deputati, che guadagnano 15 mila euro al mese, abbiano intascato anche i 600 euro per tre mesi. Più che vergogna viene da dire: Accattoni, che miseria. Vanno resi pubblici i nomi di costoro. Che per lo meno provino un po’ di pubblica vergogna. Poi, come ricordano eminenti costituzionalisti, “occorre operare un bilanciamento tra diritto alla riservatezza e obbligo di trasparenza”. La riservatezza è uno dei diritti fondamentali, costituzionalmente sanciti, se ci si riferisce a diritti fondamentali: politici, razziali, sessuali, tutela della salute. Ma, chi ha avuto il sussidio, ha fatto domanda per riceverlo, è parte di un elenco, ha ricevuto un sussidio pubblico. Quindi gli altri cittadini hanno diritto a sapere chi ha ricevuto un contributo straordinario dallo Stato. L’Inps, che ha materialmente erogato i 600 euro, renda pubblici gli elenchi. Se necessario il governo autorizzi l’INPS a pubblicare gli elenchi. Così saranno pubblici anche i nomi dei tanti (altri politici, professionisti etc.) che pur non avendone effettiva necessità hanno intascato i 600. Per il momento bella vergogna. L’Italia dei balconi solidali ha fatto subitaneamente posto alla solita italietta.
Ai 5 va ricordato che l’art. 54 della Costituzione stabilisce che tutti i pubblici dipendenti devono esercitare il loro mandato con disciplina ed onore. I pubblici dipendenti e gli Onorevoli?
La Redazione