Per l’anno
che comincia: chi lo ha detto?
Ecco
alcune frasi note. Alcune sono state
leggermente modificate per adattarle ad essere di buon auspicio per il nuovo
anno. Tutte vengono riportate senza riferimenti
sugli autori, tranne la penultima (che non è di Machiavelli) e l’ultima che è di
papa Francesco.
Se vi
va, provate ad immaginare, chi può averle dette.
“Attraversare la differenza ci desta dal sonno
dell’equivalenza”
“Si cerca sempre più di andare sul sicuro : questo è un lavoro in cui l’imperativo
categorico è il coraggio”
“Auguro a tutti di avere sempre più audacia
nelle congetture e massimo rigore nelle confutazioni”
“La
legge, nella sua maestosa equità, proibisce tanto ai ricchi quanto ai poveri di
dormire sotto i ponti”
“Il
medium è il messaggio”
“Niente
di ciò che è umano mi è estraneo”
“Per quanto ancora il meridione rimarrà <lo
scantinato d’Italia>??”
“Vuoi rendere felice una donna? Regalale una
gran bella cucina”
“Il gioco degli scacchi è la più violenta
palestra di vita; servono : capacità di
attendere; rispetto dell’avversario;
consapevolezza che : <se perdo ho perso io e non posso lamentarmi di
altro>; <se vinco è perché ho distrutto senza scampo il mio
avversario>”
“Chi ha raggiunto un più alto grado di umanità
rispetto alla grande massa non può considerare tale grado come un segno di
distinzione nel cui godimento potersi riposare. Si tratta piuttosto di un segno
di nobiltà che impegna a lavorare per gli altri e presso di loro. Anche dal
punto di vista politico”
“Il
fine giustifica i mezzi”
“È mio dovere costruire ponti e aiutare ogni
uomo e donna, in ogni possibile modo a fare lo stesso. È l’impegno richiesto a
tutti ben sapendo come esso esiga coraggio ed audacia, specialmente ai
politici, il cui compito prioritario deve essere quello di “iniziare processi
più che possedere spazi”
Lucia Rosa
Mari