Capire
da dove provengano gli slogan che
tappezzano le mura e l’arredo urbano di una città dopo il passaggio di un
corteo, non è sempre facile. A volte il linguaggio esplicito e diretto della
contestazione, cede il posto a quello più sfumato dell’appartenenza, fatto
soprattutto di citazioni poetiche, musicali o allegoriche. In questi casi, bisogna
condividere la cultura e magari la generazione d’appartenenza del graffitaro
per cogliere al volo i riferimenti di alcune scritte murarie. Per tutti gli
altri, ci sono i motori di ricerca.
È
il caso di questa scritta avvistata su un new jersey in plastica collocato al
Corso Umberto I a Napoli.
scritta su un new jersey in plastica al
Corso Umberto I – Napoli
Dopo
aver fatto varie congetture sui rapporti tra “parole d’amore” e “falce e
martello”, ho dovuto cedere anch’io al potere dell’algoritmo di ricerca, per
farmi suggerire che quelle parole provengono dal testo di una canzone dei CCCP
Fedeli alla Linea, Annarella, inclusa
nel quarto ed ultimo album del gruppo, dal titolo “Epica Etica Etnica Pathos” (1990).
Qualcuna/o
di voi, magari, la ricorda benissimo. Io in quegli anni ascoltavo musica molto
meno impegnata.
Ivo Grillo