Un termine tecnico “sinergia” derivato dalla
farmacologia e dalla sociologia, viene
spesso utilizzato nel
linguaggio della politica per dire che occorre lavorare
insieme, mettere da parte gli interessi particolari e fare qualcosa che serva
agli altri. Sinergia è tecnicamente riferito a due agenti che lavorano insieme
per ottenere un risultato non ottenibile dai singoli. Esempio classico è quello
di due farmaci che operano in sinergia per contrastare più efficacemente sintomi
patologici.
Costruire sinergie per…., nel linguaggio
politico, mi fa venire i brividi
d’ascolto. Infatti nella maggioranza dei casi chi fa politica opera per gli interessi della sua parte e se
ne frega dell’interesse comune.
Spesso si sente usare il termine sinergia, anche
nel linguaggio comune, in maniera impropria come fanno i politici di
professione. Proporrei di lasciare le
sinergie ai farmacisti, ai sociologi ed ai politici che gliele hanno usurpate ed utilizzare, in sua vece, il termine
“sintonie”.
Sintonia, vale a dire corrispondenza, accordo,
termine di derivazione da radio frequenze o telecomunicazioni. C’è sintonia quando c’è un accordo, si
cerca un’ interazione, per un lavoro da fare insieme agli
altri, meglio se per una finalità che si
vuole utile ed etica. In questo caso andrebbe rivalutato il termine complicità.
Molto più impegnativo il termine “sinfonia” di
derivazione musicale. La sinfonia è l’accordo, per solito strumentale, che l’orchestra
realizza prima che si apra il sipario di
un’opera lirica.
Quindi il termine sinfonia andrebbe utilizzato
quando si vogliono perseguire obiettivi di
alto livello. Un accordo tra persone per un’opera d’arte capita poche volte
nella vita. Alla maggioranza degli individui quasi mai.
L.R.M.