L’analisi esistenziale appoggia
le sue basi teoriche su esistenzialismo e fenomenologia, due correnti
filosofiche che, hanno notevolmente influenzato, negli ultimi decenni del
secolo scorso, la psichiatria. Ad opera di Ludwing Binswanger e di altri
studiosi si è delineata una teoria che ha permesso l’indagine dei comportamenti
umani di quanti soffrono di un disagio psichico, per meglio comprendere i
pazienti, le persone. Un metodo che ha segnato una svolta nella maniera di
“avvicinamento” alla sofferenza psichica e non solo.
La psichiatria è la branca della
medicina che ha la sua origine nel fatto che ci sono persone malate, con
sofferenza psichica. Lo psichiatra è un medico che non si occupa
dell’imperfetto funzionamento di un organo, ma di una personalità, di una
persona malata. Chi soffre di una malattia psichica è sempre malato con tutto
se stesso, la sua malattia è una forma d’esistenza. La funzione dello
psichiatra è dunque quella di aiutare un uomo, una donna, in difficoltà nella sue interezza. Un
oculista è uno specialista che si occupa delle malattie degli occhi, fa la
diagnosi, conosce la terapia adatta e la applica. Un chirurgo deve essere in
grado di applicare la sua tecnica, le sue abilità professionali ai pazienti. Di
regola però oculisti e chirurghi devono possedere molte altre qualità. Pur
curando i propri pazienti con abilità professionale devono avvicinarsi ad essi
con calore umano. Devono essere cioè anche un po’ psichiatri. Se il medico
specialista prima di esaminare l’organo sofferente, prima di prendere la
medicina o il bisturi, ha “ascoltato” il paziente e gli si è avvicinato, lo ha
già aiutato. Per lo psichiatra,
comprensione ed avvicinamento,
sono i compiti principali.
Nel 1800 il filosofo danese
Kierkegard pose a se stesso una domanda, trovando una risposta che potremmo
definire esemplare : “chi vuole aiutare una persona bisognosa d’aiuto, deve
cercarla là dov’è veramente e partire di là dove l’ha trovata”; in altre
parole aiutare significa innanzitutto “mettersi al posto dell’altro,
immedesimarsi nella sua esistenza, imparare a conoscere il mondo in cui vive”. Certamente
aiutare non significa indicare, ad una persona,
di seguire una determinata strada, senza sapere se, la strada
indicata, può congiungersi con la sua
esistenza. Aiutare significa immedesimarsi con l’esistenza dell’altro. Senza
evidentemente farsi coinvolgere al punto tale da assorbire la sofferenza
psichica. L’equilibrio per gli psichiatri
consiste nel tenere con gli
altri, con i propri pazienti, relazioni
interpersonali che non debbano esitare, nel tempo, in
burnout.
Lo psichiatra, come il
fenomenologo, deve descrivere il mondo che per il paziente è divenuto reale,
deve conoscere la fisionomia delle cose così come il paziente le vede, deve
comprendere fino in fondo la sua esistenza, prima di emettere un giudizio, fare
una diagnosi, su di essa. Nulla di nuovo mi si può dire. Tutta la medicina
dovrebbe basarsi sulla conoscenza della sofferenza laddove essa si manifesta.
L’atto medico deve essere fondato sul tentativo di cercare di aiutare il nostro
simile, laddove lui è. La stessa psicoanalisi non ha risparmiato lavoro,
fatica, per tentare di conoscere fino in fondo l’esistenza del paziente, a
partire dall’analisi dell’inconscio. In special modo, al tempo attuale, in cui
non è più il “principio di realtà” che si sostituisce “al principio del
piacere”, come indicato da Freud, ma è il “principio di prestazione”, come
indicato da Herbert Marcuse, il nuovo imperativo che impone alla vita di essere
costantemente in gara, con tutte le conseguenze negative consistenti in disturbi dell’umore, della personalità,
dell’alimentazione fino ai veri e propri abusi di sostanze.
Anche nell’attuale contesto
sociale, nel quale domina il principio di prestazione, la psichiatria
fenomenologica non vuole indicare nuovi metodi curativi; vuole affermare con
determinazione, ciò che in tutti i tempi
e in tutti i paesi avrebbe dovuto essere il fondamento del lavoro della
psichiatria : curare il malato psichico con la parola e con l’opera.
Lucia Rosa Mari, infermiera psichiatrica