Sono
iniziati oramai da quasi una settimana i tanto attesi campionati europei di
calcio, in Francia.
Gli
europei, come tutte le manifestazioni calcistiche e sportive di alto livello, sono attese per anni, nella nazione ospitante. Comportano
investimenti onerosi in termini economici e spesso disagi nelle città che sono
costrette in poco tempo a cambiar faccia per ospitare migliaia di persone.
Investimenti, cambiamenti e disagi che solitamente lasciano spazio ad una
grande festa all’inizio della manifestazione. Ma in occasione di questi europei
sicuramente non si può dir cosi.
Infatti,
a riempire le testate giornalistiche di questi giorni non sono state tanto le
partite, le giocate e i gol, talvolta spettacolari come quello di Mark Hamisk
ieri con la sua Slovacchia; ma piuttosto gli scontri fra hooligans e la sempre incombente minaccia di un attacco
terroristico.
Gli
scontri fra tifosi di diverse nazioni si sono spesso verificati in
manifestazioni come campionati europei o mondiali. Molto spesso, come successo
a Marsiglia, sono gli hooligans inglesi i protagonisti di questi scontri.
Oramai con il sistema restrittivo e repressivo adottato da diversi anni in
Inghilterra gli hooligans hanno avuto vita corta, motivo per cui quando hanno modo
di viaggiare e andare all’estero danno libero sfogo a tutto quello che in
Inghilterra gli è stato vietato, come bere birra fuori dagli stadi e venire a
contatto con altre tifoserie.
Gli
scontri di Marsiglia fra hooligans inglesi e russi ha creato un vero e proprio
caso diplomatico internazionale. La Uefa con un operazione “anti- hooligans” ha
multato la federazione russa con una sanzione di 150mila euro e un avvertimento
che, laddove si dovessero verificare
nuovi scontri, la Russia sarà esclusa da
Euro 2016.
Ma
come mai la Uefa ha ritenuto opportuno sanzionare solo la Russia, nonostante la
recidività degli hooligans inglesi? Anche le autorità francesi hanno proceduto
all’arresto di 43 tifosi, tutti russi che andavano a Lille, dove ieri si è
giocata Russia-Slovacchia.
La
partita è terminata con la vittoria della Slovacchia, con migliore in campo il “napoletano” Marek
Hamisk; ma, ovviamente i titoli dei
giornali di oggi parlano solo degli scontri avvenuti nel post gara. Centinaia di hooligans inglesi,
arrivati dalla vicina Lens, dove oggi si
gioca Inghilterra-Galles, si sono scontrati con gli ultrà russi costringendo la
polizia a intervenire con gas lacrimogeni.
Esplosioni,
scontri e tafferugli: Lille, dopo Marsiglia ancora sotto assedio da parte di tifosi,
violenti e ripetitivamente stupidi. Ne è seguito un vero e proprio caso
diplomatico internazionale fra Francia e Russia, con la convocazione
dell’ambasciatore francese a Mosca. Pugno duro con i violenti russi ma, non
altrettanto, con gli hooligans inglesi.
Oggi,
come detto, si gioca Inghilterra-Galles,
considerata una delle gare più a rischio di questo europeo, anche, ma non solo, per l’importanza della partita. L’auspicio è ovviamente che, al più presto, si torni a parlare solo di calcio giocato, non
più di scontri, tensioni e minacce terroristiche.
Rocco Maria Landolfi