“Ora lo posso dire, ho
sempre saputo che avremmo vinto. Non l’ho mai detto perché a me le cose piace
più farle che dirle. L’ho capito a Natale, quando abbiamo raggiunto la
salvezza. Ci siamo riuniti nello spogliatoio e ci siamo detti ‘proviamoci’. Le
grandi non hanno trovato costanza e noi, piano piano, abbiamo acquistato
fiducia e consapevolezza. Ce l’abbiamo fatta giocando da squadra, creando un
gruppo meraviglioso, che in campo si aiutava in ogni momento. Non mi prendo
nessuna rivincita: so chi sono e da dove arrivo. Anche nelle brutte situazioni
mi sono sempre detto ‘è andata così, è un’altra esperienza’.
In fondo sono pagato molto
bene per essere considerato l’unico responsabile se le cose vanno male."
(Claudio Ranieri)
(Claudio Ranieri)
Claudio
Ranieri è senza dubbio l’uomo più discusso del momento. Il miracolo del suo
Leicester è sulla bocca di tutti.
Questa
storia, folle, magica, che lunedì sera, alle 22 circa, ora inglese, è diventata
realtà; non è un semplice successo, qui
non si parla semplicemente di una squadra che vince un campionato, questa è la
più improbabile storia calcistica di sempre.
Questa vittoria è la storia. Una storia probabilmente irripetibile. I bookmakers
che in Inghilterra, come il calcio, ci
sono nati e sono molto diversi da quelli italiani, e che consentono di
scommettere su tutto, consideravano molto più probabile la scoperta del mostro
di Loch Ness (500 a 1), l’ipotesi che Elvis Presley fosse vivo (2mila a 1) o
l’elezione di Kim Kardashian a presidente degli Stati Uniti (2mila a 1). La
vittoria del Leicester era quotata 5mila a 1 (con una sterlina se ne vincevano
5mila). Uno “scherzetto” che farà sborsare 14 milioni di dollari alle agenzie,
a favore dei 22 scommettitori che hanno vinto.
Ma
questo è nulla, perché i numeri svelano solo in parte quella che è la magia di
questa storia.
Una
stagione trionfale cosi inaspettata porta solo dei benefici al calcio e
richiama i vecchi valori di aggregazione, spirito di squadra, unità e
condivisione che nel corso degli anni sono stati sempre più soppiantati dai
milioni di sterline, di euro spesi.
È
bello pensare che nel calcio non vinca chi spende di più ed il Leicester ne è
la dimostrazione.
Forse,
proprio per questo motivo, abbiamo tutti tifato per Claudio ed il suo Leicester.
Sabato
sono attese in città quasi 150 mila persone di ogni nazionalità (in molte
provenienti anche dall’Italia) per una festa, che sarà, come la stagione, una
festa senza precedenti.
Rocco Maria Landolfi