A
volte nella vita ci sono regole non scritte che valgono più delle vere regole. È
cosi anche nel mondo del calcio. È un po’ come quando si tradiscono gli amori
d’ estate; spesso, quello che si fa in vacanza, resta in vacanza. È sempre stato
cosi anche nei campi di calcio, ed, al contrario di quello che dice il signor Roberto Mancini, allenatore dell’Inter,
è cosi nei campi di tutto il mondo. Quello che succede in campo finisce al
90’.
Dopo
c’è la gioia di chi ha vinto, c’è il dispiacere per chi ha perso, ma bisogna saper perdere, e spesso ci sono anche
le scuse di chi ha sbagliato.
Domani
mister Maurizio Sarri rischia una squalifica che può durare anche 4 mesi, per
aver chiamato frocio e finocchio il “signore del calcio”, l’allenatore
dell’Inter Mancini. Termini sicuramente
spiacevoli e da condannare (anche se io personalmente non le considero offese). Ma, sono alla pari di tante altre ingiurie o male
parole così frequenti nei campi di
calcio. Basti citare un episodio a tutti noto:
il 9 Luglio 2006, data che tutti gli appassionati di calcio Italiano
ricordano con piacere per la vittoria del quarto mondiale della nazionale
italiana, è stata anche l’ultima partita
di un altro vero “signore del calcio”, l’attuale allenatore del Real Madrid
Zinedine Zidane. Zidane, quella partita
non la finì proprio del migliore dei modi, anzi, venne espulso dopo una testata
data al difensore dell’Italia, Materazzi, dopo le continue offese del difensore
Italiano. Offese che non sono state mai rese pubbliche nonostante le infinite
pressioni della stampa di tutto il mondo. Mancini no, le ha subito rese
pubbliche, manifestando un atteggiamento di superiorità che tutti gli
riconoscono. Sarri ha sbagliato, come lui stesso ha ammesso, chiedendo
immediatamente scusa. Complimenti a chi, in maniera forse furba, ha reso
pubblica una “ingenua ed irruenta” deprecazione, la mala educacion di Sarri.
Con
la speranza che questa ennesima pagina triste del calcio Italiano, non lasci
conseguenze negative per un allenatore che, con tanto lavoro e umiltà, sta facendo sognare una città intera e i suoi tifosi.