L'irlandese Damien Duff quest'estate ha deciso di far rientro in patria dopo la
stagione giocata in Australia con il Melbourne City. Il Melbourne City è la sua
ultima squadra, dopo una lunga carriera in Inghilterra, nella quale ha indossato le maglie di
Blackburn, Chelsea, Newcastle e Fulham. Duff è un centrocampista esterno,
solitamente di fascia sinistra, ma all'occorrenza può essere schierato anche a
destra.
Dotato di grande tecnica,
è considerato uno dei migliori calciatori irlandesi della sua generazione.
Abile assist-man, è in possesso di una notevole abilità nei cross ed è stato
talvolta protagonista di gol spettacolari. Si è rivelato capace di scardinare
le difese avversarie anche grazie alla capacità di dribbling. Un gran bel
giocatore dunque capace di non sfigurare a livello internazionale.
Nel mese di luglio ha
firmato per lo Shamrock Rovers, la squadra più titolata d'Irlanda, trovando l'accordo per un
contratto di un anno e mezzo. Ha deciso dunque di rientrare nella sua terra,
l’Irlanda. Una scelta dettata dal cuore, dalla volontà di tornare a giocare tra
la sua gente. Ma, la cosa più stupefacente è che, nei prossimi 18 mesi, non percepirà nessuno stipendio.
La sua nuova squadra
infatti, su precisa richiesta di Duff, verserà l'intera somma a due associazioni
benefiche: il Temple Street Hospital e l'Heart Children Ireland che si occupano
di sanità e di tutela della salute dei bambini.
Lo stesso Duff ha
spiegato le sue ragioni al giornale 'Irish Independent': "Non voglio un centesimo. Tutto
quello che guadagnerò andrà in beneficenza: l'unica cosa che voglio fare è
giocare a calcio. L'unica cosa che avrò dalla società sarà un'auto, presa in prestito, poi lo stipendio sarà versato
nelle casse dei due enti benefici, al 50% per ognuno. Questo perché ho passato
alcuni momenti difficili a causa di problemi al cuore occorsi a mio figlio e
questo è stato decisivo".
Un bell’esempio che tanti tra quelli
che guadagnano un sacco di soldi potrebbero seguire, e non solo tra i
calciatori: donare parte dei propri elevatissimi guadagni a chi ne ha più
bisogno.
Rocco
Maria Landolfi