Il
Nobel per la medicina (del pallone) avrebbero dovuto darlo a Paulo Sousa,
l’allenatore della Fiorentina che ha saputo guarire Firenze, una città che, in
estate, era in piena depressione
sportiva. Così come Maurizio Sarri, l’allenatore del Napoli, il maestro che ha saputo far rinascere l’amore viscerale dei
napoletani per la squadra azzurra.
Due
allenatori, uomini intelligenti e colti, che vivono di calcio e che stanno
cambiando la geografia del campionato di calcio, delle aspiranti vincitrici dello
scudetto. Allenatori che sono subentrati
in situazioni difficili con un eredità
enorme lasciatagli dai loro predecessori. Sono subentrati a due grandi
allenatori Montella e Benitez, che non avevano raggiunto i risultati sperati e soprattutto
avevano logorato il feeling con i tifosi e con le città di Firenze e Napoli.
Firenze,
Napoli ed anche Roma oggi invece sorridono. Sorridono e sperano che questo sia
veramente l’anno buono per poter sovvertire i soliti pronostici della vigilia che
vedevano le squadre del nord come favorite. Fiorentina, Napoli, Roma sono le squadre che stanno dimostrando come,
al giorno d’oggi, nel calcio, conti più
di ogni altra cosa una programmazione duratura. Un progetto ben definito che
duri nel tempo.
Programmazione
e progetto duraturo che sembrano invece mancare al Milan. La squadra del patron Berlusconi,
negli ultimi anni, ha sempre cambiato allenatori, crocefiggendoli, spesso
bruciandoli e dandogli colpe che non avevano. Seedorf e Inzaghi sono stati gli
ultimi due allenatori esonerati, ed adesso si è parlato spesso già di un
successore dell’attuale mister Siniza Mihajlovic. Dai rossoneri, nonostante
abbiano vinto le ultime due partite, emerge solo una gran confusione tattica,
fragilità di spogliatoio, mancanza di leadership che, ogni anno, con allenatori diversi, emerge
puntuale. I soldi spesi senza coerenza nel mercato estivo non fanno le squadre,
soprattutto se manca la continuità di un gruppo vero. Mihajlovic ha ereditato
il niente del Milan di Inzaghi, che a sua volta aveva preso il quasi niente del
Milan di Seedorf. E, da quel che si può vedere, tre stili di calcio, agli
antipodi fra di loro, non ne hanno fatta una giusta.
Mentre
due società, la Fiorentina e il Napoli, legate tra di loro dall’avere un progetto,
allenate da persone come Sousa e Sarri che stanno dimostrando di essere manager
e di non sapere solo di pallone, stanno ottenendo buoni risultati.
Rocco Maria Landolfi