La
moda si sa, è uno degli ambienti dove la presenza degli status symbol è
sicuramente molto forte.
Blogger,
testimonial e chi più ne ha più ne metta, sono tutti ruoli che hanno la
funzione di influenzare il pensiero delle persone riguardo un qualcosa, tramite
una campagna pubblicitaria ad esempio, con la quale si spinge l’immagine di un
prodotto sul mercato.
I
prodotti moda non soddisfano dei bisogni personali quanto piuttosto dei
“non-bisogni” sociali: spesso non si acquista un vestito, un paio di scarpe o
un profumo perché si deve soddisfare una necessità primaria; lo si fa invece
perché quel vestito, quelle scarpe e quel profumo, appartengono al piacere di
vita, all’aspirazione di realizzare un proprio desiderio inespresso. Si tratta
quindi di soddisfare un non-bisogno del consumatore, di offrirgli un prodotto
che sia al tempo stesso esteticamente bello e funzionalmente efficiente, ovvero
soddisfare un bisogno indotto dal mercato.
La
moda è stata fatta oggetto, nel corso degli ultimi tre secoli, di riflessioni e
studi da parte di filosofi, di vari economisti, e di numerosi sociologi e
psicologi.
Soprattutto
da parte di alcuni filosofi è stata al centro di sbrigative condanne, in quanto
è stata vista essenzialmente come un fenomeno frutto dell'irrazionalità,
socialmente dannoso perché causa di inutili sprechi, nonchè moralmente
pericoloso in quanto fonte di lussuria.
La
moda, ha acquistato sempre maggiore importanza tra i giovani, attualmente
ricopre un ventaglio d’interessi e di motivazioni sempre più ampio.
L’immagine
corporea e i vestiti, innanzi tutto, sono un elemento di supporto nel processo
d’integrazione del sé; il tentativo è quello d’appoggiarsi ad oggetti esterni
per facilitare l’emergere di rappresentazioni di una parte di sé, cui si sta
cercando di dare più valore ed importanza.
Va
detto comunque che, facendo parte di un gruppo, ed essendo accettato da esso
come membro, è più facile farsi notare e farsi valutare per quello che si è.
Dunque prima di tutto uniformarsi, per non essere alieni, per poi mostrare la
propria individualità; molto spesso le persone con le quali ci si uniforma sono
proprio gli status symbol.
E’
interessante analizzare come la maggior parte degli status symbol nel mondo
della moda, poi, di fatto, arrivino da ambienti che sono essenzialmente molto
ristretti (musica e calcio, ad esempio, approfondimento che tratterò nei casi
di studio del terzo capitolo).
Possiamo
quindi affermare che, nel mondo della moda, gli status symbol, appartengono a
determinate categorie di persone. Potrebbe essere una sfida molto interessante,
per il mondo moda stesso, abbattere i pregiudizi che si hanno verso altre
classi sociali.
Anche
se, va comunque detto, che, vestire alla moda, una volta era possibile solo a
chi poteva spendere cifre consistenti, quindi era soprattutto una questione di
disponibilità finanziarie. Oggi invece vestire alla moda è divenuto uno status
symbol nel quale tanti si vogliono identificare.
Per
questo, infatti, tradizionalmente il formarsi delle mode è stato interpretato
dagli studiosi come un meccanismo di "imitazione/differenziazione"
tra gli individui, che prevede l'esistenza nella società di una struttura a
piramide: secondo questa teoria, l’abito adottato dagli esponenti della classe
al vertice verrebbe progressivamente imitato dagli strati sociali inferiori,
dando luogo a un processo di diffusione che toglie al capo originario la sua
caratteristica di status symbol. I ceti superiori sono così spinti a ricercare
continuamente nuovi stili propri che a loro volta, col tempo, verranno adottati
o imitati, avviando così un processo a catena.
La produzione di massa ha dato un grande contributo a democratizzare la
moda, a renderla accessibile a tanti. Nella moda, molte volte, non solo i
vestiti possono essere considerati come status symbol, ci sono tantissimi
elementi che possono essere considerati tali, ad esempio gli accessori. Borse, scarpe, collane, bracciali, sono e
rappresentano da sempre un vero e proprio patrimonio per le aziende che operano
in questo settore, tanto da generare profitti che spesso sono più alti rispetto
ai capi di abbigliamento. Chi non ha mai utilizzato un accessorio moda? Sia gli
uomini che le donne costantemente utilizzano qualche accessorio in base alla
moda del momento.
Rocco Maria Landolfi