Pubblichiamo alcune riflessioni
di Karl Popper (KP) sulla democrazia, tratte dal suo libro “La lezione di
questo secolo – intervista sul 900 con
Giancarlo Bosetti” tascabili Marsilio Saggi
- 1992 – pag. 96 (euro 7,50) che riteniamo di grande attualità. Karl
Popper ( 1902 – 1994), forse il più importante epistemologo del 900, si
confronta con storia e teoria politica nell’intervista di Giulio Bosetti. Karl Popper è stato un liberale, attratto in età giovanile
dal marxismo, che poi ha criticato duramente. A partire dalle riflessioni di
Popper, intendiamo offrire spunti sul marxismo, sulle priorità, sui paradossi delle democrazie e sul tema del
governo.
Ecco alcune frasi di KP, a nostro
avviso significative sul marxismo : “sono
rimasto socialista ancora per molti anni, anche dopo il rifiuto del marxismo.
Se la congiunzione del socialismo e della libertà individuale fosse
realizzabile io sarei socialista ancora oggi. Perché non c’è niente di meglio
di vivere una vita modesta semplice e libera in una società ugualitaria. Mi
occorse del tempo prima di rendermi conto che questo non era che un bel sogno;
che la libertà è più importante dell’uguaglianza; che il tentativo di
instaurare l’eguaglianza mette la libertà in pericolo e che, sacrificando la
libertà, non si riesce neppure a far regnare l’uguaglianza tra coloro che sono
stati asserviti”….. “L’incontro con loro (i comunisti ndr) fu molto
interessante, perché mi trattarono con molta gentilezza, perché ne fui affascinato
e credetti in loro. Ma poi mi resi conto che bastava un telegramma da Mosca
perché capovolgessero la loro posizione e fossero pronti a sostenere il
contrario di quello che avevano sostenuto il giorno prima…e anche nei confronti
delle persone cambiavano atteggiamento dall’oggi al domani….quando mi resi
conto di questo, il mio atteggiamento
verso il comunismo entrò in crisi”.
Alcune delle principali critiche
al marxismo : “mi misi a studiare “Il Capitale” rendendomi
conto che la sua tesi n.1 è “il capitalismo non può essere riformato; può
essere solo distrutto”; la n. 2 è quella dell’impoverimento crescente, secondo
la quale la condizione dei lavoratori andrà sempre peggiorando. Marx stesso
aveva definito “marxismo volgare” l’idea che i capitalisti fossero gente
cattiva che sfruttavano gli altri in base ad una loro perfida volontà. Di fatto
il “marxismo volgare” divenne la tesi sostenuta dal partito comunista. Marx
introdusse nelle scienze sociali l’idea che le condizioni economiche hanno una
grande importanza su molti aspetti della vita sociale. Prima di Marx non
esisteva nulla di paragonabile ad una seria storia economica. Ma, come altri
che hanno fatto una scoperta, l’ha portata fino ad una tremenda esagerazione
riconducendo le cause di ogni fatto alla sfera economica. Nella società, che è
una realtà molto complessa ci sono altri fattori molto influenti come la
religione, la nazionalità, i legami di amicizia, le scuole.”…. “Soltanto con l’arrivo di Gorbaciov
troviamo alla guida dell’Unione Sovietica un uomo che si rende conto della
necessità di cambiare l’assunto fondamentale dell’intera politica russa,
secondo il quale il compito di quel popolo è quello di distruggere il
capitalismo, vale a dire l’America. Questo il merito di Gorbaciov. Ma Gorbaciov
ha fatto anche qualcosa di grottesco,
ridicolo, quando ha istituito a Mosca la Borsa Valori, inaugurandola con una
solenne cerimonia sotto gli auspici della chiesa ortodossa. Quello che non
c’era e di cui la Russia aveva bisogno
in primo luogo erano giudici che non fossero il risultato di una scelta
politica, giudici che portassero all’istituzione di uno stato di diritto nel
paese, non certo una Borsa Valori.”
La lista di priorità, che KP individua, cui tutte le democrazie dovrebbero attenersi :
“il primo punto è la pace; questo è il primo punto della lista e richiede la
cooperazione di tutti i partiti. E non dovrebbe essere più considerato un punto
ideologico…. Il secondo punto è fermare
l’esplosione demografica; tutto questo parlare dell’ambiente non serve a
nulla se non si affronta la questione reale, la crescita spaventosa della
popolazione….. Il terzo punto è l’educazione
: oggi stiamo educando i nostri bambini alla violenza attraverso la
televisione. Abbiamo bisogno della censura; sono un liberale e non sono
favorevole alla censura; il fatto è che la libertà dipende dalla responsabilità.
Quindi al terzo punto è l’educazione dei bambini; non dobbiamo insegnare loro
solo a leggere e scrivere; la libertà assoluta è un “nonsense”. Secondo Kant
quello di cui abbiamo bisogno è una società in cui la libertà di ciascuno sia
compatibile con la libertà degli altri. E questo non è di destra né di sinistra”…..“lo
storicismo è stato un errore. Qualunque cosa sia accaduta è passata. Dal
passato noi possiamo imparare certamente ma non proiettarlo per anticipare il
futuro”
La democrazia ed i suoi paradossi
: “già i greci l’avevano capito
dall’antichità, realizzare la democrazia
non vuol dire istituire il comando del popolo quanto piuttosto preoccuparsi di
evitare il pericolo della tirannia. La funzione originaria della sinistra era
quella di sostenere gli underdogs, i più sfavoriti, che erano gli operai, i
proletari. L’errore della sinistra è che ha continuato ad assumere, per ragioni
ideologiche, come underdogs i proletari e gli operai quando essi non erano più
underdogs. L’unica grande classe che oggi può considerarsi underdogs, più
sfavorita, sono i bambini….. Questa è la
situazione che abbiamo creato, negli attuali stati democratici…. I Greci introdussero, già a partire dal V secolo a.C., vari nomi per le
diverse forme dell’amministrazione statale : - Monarchia : dominio di un solo uomo buono e la sua forma falsificata,
la tirannia, il dominio di uno solo cattivo; - Aristocrazia : il dominio di pochi uomini buoni e la sua forma
falsificata, l’oligarchia, il dominio di pochi non tanto buoni; - Democrazia : il dominio del popolo, dei
molti, della moltitudine. In questo caso secondo Platone esiste solo una forma
che è cattiva perché tra i molti ci sono molti cattivi.”
Chi deve dominare, chi deve
governare : “Secondo Platone, (afferma
KP ndr) deve dominare il migliore . Secondo Marx devono comandare i proletari e
non i capitalisti come succede ora. Secondo
Hitler la risposta è semplice : “io”. Propongo
di sostituire la domanda Platonica “chi deve dominare” con una completamente
diversa: “vi sono forme di governo che per motivi morali sono riprovevoli”; “vi
sono forme di governo che permettono di liberarci di un governo malvagio o
anche solo incompetenti che provoca danni?”…. Le democrazie quindi non sono
sovranità popolari ma in primo luogo istituzioni attrezzate per difenderci
dalla dittatura…..Perciò non è in questione il dominare né il chi, ma il
governare e il suo come. Più che altro il problema è che il governo non governi
troppo. Quindi il problema è del come amministrare lo Stato. Abbiamo bisogno
della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere ed abbiamo bisogno
dello Stato per impedire dell’abuso della libertà…. Kant, Humboldt, Stuart Mill si sforzavano di
fondare la necessità dello Stato in modo tale da mantenerlo nei limiti più
ristretti possibile. La loro idea era :
abbiamo bisogno di uno stato ma di esso ne vogliamo il meno possibile; il
contrario di uno Stato totalitario, niente Stato paternalistico, autoritario o
burocratico, in breve vogliamo un mini-stato….So che, nella situazione attuale, molte cose dovrebbero essere
migliorate. La più importante certamente è che le nostre “democrazie” non sono
abbastanza distinguibili dalle dittature della maggioranza. Ma nella storia non
vi sono mai stati prima d’ora Stati in cui gli uomini hanno potuto vivere così
liberamente e in cui hanno potuto avere una vita altrettanto buona o migliore
di questa.
R.M.L