La Riforma Sanitaria negli USA


19 milioni di americani non sanno se dall’anno prossimo avranno un’assistenza sanitaria e a quale prezzo. La più grande riforma sanitaria negli USA denominata “legge per la salute alla portata di tutti” si sta dimostrando un grande flop. La più importante riforma sanitaria,  dal 1965 ad oggi, quella che creò i due sistemi sanitari pubblici (il Madicare e il Medicaid per l’assistenza agli over 65 ed ai poveri), sta miseramente fallendo. Quella che viene definita l’Obamacare non va bene  ed Obama si vede costretto a prorogare per un anno il vecchio sistema basato sulle assicurazioni, sistema  che ha prodotto macroscopiche ed insostenibili diseguaglianze. La riforma di Obama voleva tentare di metter fine proprio alle disuguaglianze tra i ricchi che hanno un’assistenza sanitaria efficiente ed appropriata ed i poveri che non vengono curati come si dovrebbe. La legge di riforma è del marzo 2010, non è mai andata a regime ed ora sta peggiorando la situazione. Ma perché ? Due i principali motivi a detta degli osservatori più esperti. Primo : la riforma va a toccare enormi interessi economici delle “assicurazioni” ed i loro enormi profitti.  La riforma di Obama prevede infatti il divieto alle compagnie di assicurazione di negare la copertura a persone già seriamente ammalate al momento della sottoscrizione della polizza; prevede inoltre che i figli siano coperti dall’assicurazione sanitaria dei genitori fino ai 26 anni di età;  l’obbligo per le società con più di 50 dipendenti di fornire a quest’ultimi un’assicurazione sanitaria. Tutte questioni che a noi italiani (ed anche alla gran parte degli europei) appaiono scontate. E’ stato certamente ingenuo pensare di imporre per legge requisiti minimi  alle compagnie assicuratrici (rimborso di spese mediche, farmaceutiche, chirurgiche) senza aspettarsi che queste ultime e le loro rappresentanze politiche, fortissime tra i repubblicani ma anche tra i democratici, non avrebbero fatto muro. In Italia le prestazioni vengono rimborsate dallo Stato tramite il Fondo Sanitario Nazionale. Se anche da noi comandassero le compagnie assicuratrici sarebbe la fine del servizio sanitario nazionale. Secondo : il caos organizzativo è principalmente dovuto alla  complessità di una riforma sanitaria che la stragrande maggioranza degli americani non capisce. Un esempio per tutti : l’acquisto della nuova polizza sanitaria doveva avvenire tramite un sito informatico creato ad hoc che si è dimostrato il più grave fallimento. I tecnici che avevano lavorato alla riforma affermavano che comprare una nuova polizza sanitaria sarebbe diventato facile quanto acquistare un biglietto aereo usando i siti internet. Ma la tutela della salute non è un viaggio. Il sistema informatico doveva garantire trasparenza, dare forza ai pazienti, favorire la concorrenza. Fino ad ora sono riusciti a “comprare” una polizza online solo centomila persone rispetto ai 19 milioni attesi. Un grande fallimento. Il sito non va bene ed una task force della Casa Bianca sta lavorando per migliorarlo. Seconda ingenuità : affidarsi al solo strumento informatico per l’accesso alle prestazioni. La complessità dell’assistenza sanitaria, fatta di accoglienza, comprensione dei problemi, relazione tra le persone, può trovare facilitazioni dall’informatica ma affidarsi prioritariamente ai siti internet è una grave ingenuità, un grave errore come l’Obamacare sta dimostrando.  Fare una riforma sanitaria senza prevedere che intaccando profitti si sarebbero suscitate reazioni violente da parte di coloro che fino ad allora si erano arricchiti con le polizze è stato profondamente ingenuo. Utilizzare strumenti informatici senza considerare che, in sanità, la relazione tra le persone è elemento necessario e sufficiente è stato profondamente ingenuo. Due macro ingenuità dunque che stanno facendo fallire una riforma, fortemente voluta da Obama, basata su buoni principi e tendente a diminuire le disuguaglianze. Viene da riflettere. Ma perché i tecnici di Obama non hanno pensato di inviare, anni addietro, osservatori in Italia o in Francia, paesi che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno i migliori sistemi sanitari al mondo ? Avrebbero avuto modo di appurare che in molti stati europei  il sistema sanitario  garantisce buoni standard di funzionamento perché è pubblico, ha precise regole di accesso alle prestazioni, garantisce equità ed efficienza.  In Italia da una recente indagine condotta da “Demetra” (consultabile sul sito www.agcon.it),  si evidenzia che il 68,7% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto delle prestazioni ricevute dal Servizio Sanitario pubblico, ha fiducia nel proprio medico, ritiene validi  gli interventi di prevenzione proposti. Ecco, i tecnici di Obama dovrebbero informarsi di queste cose e forse capirebbero meglio perché l’Obamacare si è dimostrata (speriamo solo per ora) un fallimento. Ed ora una citazione di contesto locale per tentare di spiegarmi  meglio: continuo a fare il Direttore Sanitario e la settimana scorsa abbiamo organizzato un incontro di aggiornamento sull’importanza delle vaccinazioni. Al di la del tema toccato ( potevamo parlare di prevenzione come di trattamento di diabete o ipertensione etc.)  quello che voglio mettere in evidenza è la ricchezza della discussione. Hanno preso la parola medici di famiglia, pediatri, assistenti sociali, psicologi, infermieri, tutti dipendenti e convenzionati col  servizio sanitario pubblico, manifestando grande passione, competenza, professionalità. Nessuno ha guadagnato un euro da quella giornata di lavoro (se non il proprio normale stipendio); non erano  in discussione problemi di soldi, di profitti, ma solo questioni inerenti l’efficienza delle pratiche (vaccinali nel nostro caso), l’efficacia delle stesse, l’eticità degli interventi  e l’equità dell’accesso alle prestazioni. Si è anche discusso  di relazione medico paziente e, solo alla fine, dei sistemi di comunicazione ed informatici che possono facilitare la buona riuscita del lavoro. Questo il piccolo messaggio che, con grande presunzione,  vogliamo lanciare agli esperti dell’Obamacare : valorizzare la prevenzione e l’assistenza sanitaria di base, lavorare insieme, non anteporre gli strumenti informatici alle relazioni umane rappresentano il fulcro principale di qualsivoglia riforma sanitaria destinata a buon fine.

Roberto Landolfi                               23 novembre 2013  (pubblicato in “sanità”)