Premio “NOI” 2012 a Lucia Mastrodomenico




Il premio nasce, a seguito di   un protocollo d’intesa  tra la Consigliera di Parità e l’Unione Industriali di Napoli firmato alcuni anni fa, per individuare  progetti comuni per la promozione delle politiche per le pari opportunità e delle politiche di genere per l’imprenditoria femminile e  per diffondere, conoscere le  normative e politiche sulle  pari  opportunità ed in particolare sulle politiche di conciliazione.
Come è noto  l’Italia registra uno dei più bassi tassi di occupazione femminile, anche in questo caso a causa di scelte legate alla difficoltà di conciliare esigenze di vita familiare con tempi e modalità organizzative proprie del mondo della produzione.
In un recente studio dell’Isfol, confermato dall’Osservatorio sulle conciliazioni e contro le discriminazioni della Consigliera Nazionale di Parità,  in  Italia, una donna su dieci,  esce dal mercato del lavoro a causa della maternità. Quest’ultima risulta, quindi, ancora la causa principale dell’abbandono del lavoro da parte delle donne. 
E dati sull’andamento del mercato del lavoro negli ultimi anni risultano allarmanti, con aumenti esponenziali dei tassi di disoccupazione femminile che ci portano ben lontano dagli obiettivi di Lisbona.
I dati Istat  segnalano una occupazione ferma al 46,4% a livello nazionale , il nord con il suo 56,8 % è vicina alla media UE.  Il Sud si attesta su un risicato 30,3%( in Campania  siamo fermi nel  2011 al 39,4 % quello femminile al 25,4%  a Napoli il 21,7,0%).
I tassi occupazionali giovanili(15-24 anni) sono estremamente bassi in tutte le Province della Regione.  Il tasso medio complessivo nel 2011 diminuisce  rispetto al 2008, di oltre  5% segnando quota 11%. Spiccano le punte negative della  provincia di Napoli e della provincia di Benevento, con un tasso di disoccupazione giovanile rispettivamente al 9,7% e 9,1%.
Allarmante nel 2011, è il tasso di occupazione delle giovani donne (15-24 anni) pari a 7,6% quasi la metà del corrispondente tasso per gli uomini , pari a 14,6% per cento.
Il divario della Campania rispetto all’Italia e all’UE è significativo anche con riferimento ai giovani NEET , ovvero quei giovani non più inseriti in un percorso formativo,né avviati nel mondo lavorativo.
Il dato regionale al 2010 è pari al 43% rispetto al 22% dell’Italia e il 15% dell’UE-27 .La condizione di NEET in Campania è più diffusa tra le giovani donne toccando quota al 37,5%.
Anche secondo l’Istat siamo a rischio regresso : lo si vede anche dal numero delle donne costrette a lasciare il lavoro dopo la nascita di un figlio . Tra il 2008 e il 2009 ottocentomila madri hanno ammesso che , nel corso della loro vita lavorativa, sono state messe nelle condizioni di lasciare il posto di lavoro. Anche la ricerca sulle dimissioni della lavoratrici madri nel primo anno di vita del bambino realizzata dalla consigliera di parità della Provincia di Napoli,  in collaborazione con la Direzione provinciale del lavoro, le OO.SS.  e il Dottorato degli Studi di Genere dell’Università Federico II,  hanno evidenziato tale fenomeno con l’uscita di circa 500 lavoratrici giovani madri con  primo figlio per motivi di assenza di conciliazione tra lavoro familiare e lavoro professionale.
Bisogna tuttavia sottolineare un dato positivo, cioè che l’imprenditoria femminile, secondo i dati dell’ISFOL e dell’Osservatorio Unioncamere 2010 è il 24% dell’imprenditoria italiana  La quota  più rilevante è al Sud (26,1%), seguita  dal Nord ovest (24,5)e poi dal Centro Nord-Ovest  (21,52%) e quindi dal Nord est (17,9%). La promozione di politiche attive del lavoro deve, quindi, tener conto delle donne.  Bisogna adottare un piano strategico di azione per la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi dedicati alla  cura della famiglia e per la promozione delle pari opportunità nell’accesso al lavoro; favorire interventi rivolti alla flessibilità come il telelavoro femminile ed i percorsi formativi di aggiornamento destinati a lavoratrici che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro, e sevizi a sostegno delle lavoratrici. Un altro obiettivo del Premio “NOI”  è stato quello di dedicare le tesi di laurea/dottorato a donne napoletane che hanno dato un forte contributo alla partecipazione delle donne nel mondo della cultura, della politica , del lavoro e allo sviluppo  della città di Napoli e del nostro Paese.
Nel caso specifico le tesi vincitrici sono state dedicate a Lucia Mastrodomenico su proposta della Consigliera di Parità della Provincia di Napoli, approvata dal Comitato Pari Opportunità dell’Unione Industriali di Napoli nonché dalla Associazione “Madrigale per Lucia”. Tale iniziativa è stata portata avanti con grande passione e determinazione. Passione e determinazione che, forse, caratterizzano  le donne imprenditrici un po’ più delle altre donne (che Lucia amava tanto) e sicuramente  un grande merito va all’Unione Industriali di Napoli , nella persona della responsabile del Comitato Pari Opportunità Annamaria Schena, per la realizzazione  di questa iniziativa in collaborazione con la Provincia di Napoli e l’Università degli Studi di Napoli  Federico II . Una particolare attenzione,  premiata con la pubblicazione dello scritto, è stata data alla tesi di dottorato di Federica D’Isanto che  si è soffermata maggiormente, con uno sguardo attento, sul mercato del lavoro e sulle discriminazioni che  sono e rimangono le ferite del mercato del lavoro. Fino a quando non saranno eliminate le discriminazioni e le disparità di trattamento non ci sarà mai una società giusta e rispettosa dei diritti delle donne .
Luisa Festa – Consigliera di Parità della Provincia di Napoli
Pubblicato nella sezione “sociale”   - 4 giugno 2013