Una mamma di famiglia viene a contatto con un problema di salute; la
malattia è la celiachia, ossia la totale intolleranza alla assimilazione del
glutine che è una sostanza presente nel
grano e negli sfarinati, vale a dire in quasi tutte le preparazioni dei cibi
che quotidianamente mangiamo. Orbene la
possibilità di consentire a bambini, adulti, anziani affetti da celiachia di
poter mangiare cibi che ordinariamente sono sulle nostre tavole diventa occasione di creazione di sviluppo e
impresa.
La mamma di famiglia è Maria Fermanelli, architetta, che con un gruppo
di amiche avvia una azienda tutta al femminile per produrre
artigianalmente pane, pasta, dolci e
biscotti impastati e fatti con farine senza glutine. La scelta del luogo di
produzione ricade sui vecchi forni del Monastero benedettino di clausura delle
monache di S.Giovanni a Roma.
L’azienda produce prodotti freschi con particolare attenzione a
specifiche esigenze delle persone, soprattutto bimbi, come una torta di
compleanno piuttosto che un soffice pandoro natalizio. Le donne che vi lavorano
sono di diversa estrazione culturale e fede religiosa, compresa una suora del
monastero benedettino che declina la sua regola spirituale, ora et labora, con il lavoro che svolge nel forno del suo convento.
Nel bellissimo video di presentazione del forno e dei suoi prodotti è
proprio la suora benedettina di clausura Donna Olimpia a far comprendere,
nell’illustrare come i prodotti siano una rielaborazione di ricette tratte da
un ricettario del Monastero di ottant’anni fa, il senso del lavoro che viene
svolto. La connotazione artigianale
della produzione ha consentito anche l’integrazione di donne in situazioni di disagio sociale.
Maria Fermanelli ci racconta come la sua costante ricerca di una idea
che fosse in grado di operare un cambiamento nella sua vita e produrre uno
spostamento nella vita di altre persone vicine a lei ha trovato la sua
realizzazione. Le parole di riferimento sono sicurezza, originalità e capacità
di pensare il nuovo.
Il desiderio e la capacità femminile di tessere reti di relazioni
dimostrano infatti come si possa leggere in modo diverso anche il mercato del
lavoro e soprattutto una diversa realizzazione dell’impresa.
Nel corso del tempo nel forno benedettino sono nati tre bambini, senza
clamori né crisi aziendali, così, semplicemente nel rispetto della maternità e
con l’amore del nuovo.
Articolo pubblicato in “Lavoro”
Maria Vittoria Montemurro
12.11.12